Digital web reputation: il vero indice di solidità della realtà di oggi

Digital web reputation: il vero indice di solidità della realtà di oggi

Il 14 maggio del 2008 il nostro modo di relazionarci alle persone, ai servizi e, di conseguenza, alle aziende, è cambiato radicalmente. Il 14 maggio 2008 è ufficialmente entrato nelle nostre vite Facebook, un social network incentrato sulla possibilità di creare reti di connessioni.

Ad oggi il colosso digitale, capitanato da Mark Zuckerberg, rappresenta un importantissimo punto di riferimento nel modo di pensare degli utenti, volenti o nolenti. E grazie ad una vastissima arena di opinioni che si autoalimenta continuamente, la condivisione ha assunto il ruolo di vero e proprio ago della bilancia nella vita delle persone.

“Quale film posso guardare questa sera?” “In quale ristorante mi consiglieresti di andare?”, fino ad arrivare a “Posso fidarmi di questa banca?”. Esempi di domande che poniamo ogni giorno ai social in generale, in maniera più o meno indiretta.

Il rovescio della medaglia di questo scenario è che gli utenti sono portati a fidarsi e a non fidarsi allo stesso tempo. In cerca di approvazione e consigli di altri per compiere le proprie scelte, sono restii ad affidarsi a qualsiasi sorta di ente, società o persona che non sia stata precedentemente “recensita”. Se una volta la reputazione di un’azienda si costruiva in azioni concrete, oggi come oggi si misura in rete.

Un esempio eclatante di come la reputazione si sia digitalizzata è Klout, il servizio lanciato da Jose Fernandez nel 2009. La piattaforma abbinava agli utenti un punteggio da 0 a 100 secondo questo principio: più un contenuto generava engagement, più alto era il punteggio di reputazione che la persona otteneva.

Questo è solo uno dei primissimi esempi di come la credibilità sia diventata la moneta di scambio della realtà odierna. Basti pensare a TripAdvisor, che valuta ristoranti, alberghi o attività con un punteggio da 1 a 5 stelle; o a Booking che valuta l’affidabilità delle strutture sulla base di criteri come “qualità/prezzo”, “pulizia”, “posizione”; o Airbnb che distingue tra host e superhost a seconda della qualità dei servizi offerti.

In Start Up Italia sappiamo bene quanto la reputazione faccia la differenza. Occupandoci di Ricerca & Selezione per grandi istituti bancari, siamo riusciti ad individuare le condizioni che vengono imprescindibilmente messe sul piatto della bilancia dai potenziali candidati; in poche parole, quei fattori che li aiutano a decidere se prendere in considerazione o meno un cambio di carriera.

I primi e più importanti sono la Serietà e la Trasparenza dell’azienda, a cui seguono il Trattamento Economico, la possibilità di Crescita Professionale, la Qualità dei Prodotti (e/o Servizi offerti), e ultimo, ma non meno importante, il valore del Brand. Dunque non solo lati esclusivamente contrattuali ed economici: un agente professionista valuterà sempre, e soprattutto, la possibilità di un avanzamento di carriera e la soddisfazione lavorativa, che sono direttamente proporzionali a quella personale. Inoltre, se i valori del brand sono saldi, maggiore è la possibilità per le aziende di trovare un candidato in linea con i propri desiderata.

Costruire la propria reputazione in un momento storico così mutevole e incerto come quello che stiamo vivendo, significa costruire un indice di solidità, a cui i potenziali candidati guarderanno con grande interesse. Per esperienza possiamo dire che un agente non sceglierà mai di intraprendere una collaborazione lavorativa con una realtà di cui non conosce la reputazione.

Ecco perché in Start Up Italia ci proponiamo prima di tutto di aiutare le aziende a costruire la propria digital web reputation. Solo in questo modo sarà possibile entrare in contatto con candidati seri, professionali e in target. Perché oggi la reputazione non è solo il metro di misura dei nostri clienti, ma anche delle persone che scelgono di lavorare per noi.

Quindi non aspettare. Inizia ora a costruire la tua reputazione.
Contattaci 👉🏻 commerciale@startup-italia.it